Con l’aumento delle auto elettriche in circolazione, molti automobilisti si pongono una domanda fondamentale: come installare una wallbox a casa per ricaricare in modo comodo, sicuro ed efficiente? In questo articolo rispondiamo alle domande più comuni su installazione, costi, autorizzazioni e requisiti tecnici per installare una colonnina elettrica domestica.

Chi può installare una wallbox a casa?

Se hai scelto di caricare la tua auto a casa, ti sarai già chiesto a chi rivolgerti per realizzare l’installazione di un punto di ricarica domestico. L’informazione più importante è che l’installazione di una wallbox deve essere eseguita da un elettricista abilitato ai sensi del D.M. 37/08. È fondamentale affidarsi a un professionista certificato, perché l’intervento richiede competenze specifiche e deve rispettare le normative di sicurezza. Un’installazione “fai da te” non solo è sconsigliata, ma può risultare pericolosa e non conforme alla legge.

>> Leggi anche: Installazione fai-da-te di una wallbox di ricarica: si può fare?

Una volta individuato il professionista a cui rivolgerti, non dovrai generalmente più pensare a niente!

L’azienda scelta si occuperà di trovare la soluzione ideale per il tuo progetto, valutando gli aspetti principali, tra cui:

  • Quale dispositivo di ricarica installare? Quale potenza scegliere in base alle caratteristiche dell’impianto? 
  • Il percorso migliore per il passaggio cavi: come ridurre al minimo l’impatto sull’abitazione?
  • Tipologia di wallbox: il dispositivo è conforme a tutte le norme italiane?

Quanto costa montare una wallbox a casa?

Passiamo al tema dell’investimento. Il costo per installare una wallbox a casa parte da circa 1.400 euro tutto incluso, ma può variare in base a diversi fattori:

  • Potenza della wallbox (es. 7,4 kW o 11 kW)
  • Caratteristiche della wallbox (bilanciamento carichi, regolazione della potenza tramite App, connessione alla rete internet, ecc)
  • Lunghezza della linea elettrica dal contatore fino al luogo di installazione e conseguente dimensione dei cavi
  • Eventuali opere murarie o predisposizioni da realizzare
  • Tipologia di abitazione (casa indipendente o condominio)
  • Certificazioni necessarie (progetto elettrico a cura di un professionista abilitato o la sola Dichiarazione di conformità)

I pacchetti completi chiavi in mano, devono essere comprensivi di sopralluogo (da remoto o in loco), fornitura, installazione e completamento delle pratiche amministrative tra cui la Dichiarazione di Conformità e i documenti che possono via via essere necessari.

>> Scopri di più: La soluzione di ricarica specifica per il condominio

Come si installa una wallbox in un garage privato?

Per installare una wallbox domestica è sempre una buona prassi quella di creare una linea dedicata che parta dal contatore, in modo tale da rendere il nuovo impianto indipendente da quello già esistente. 

In alcuni casi occorre predisporre un progetto elettrico redatto da un professionista abilitato (in aggiunta alla Dichiarazione di conformità) in particolare se si presenta una di queste condizioni, secondo il Decreto Impianti:

  • la potenza dell’impianto domestico è superiore i 6 kW;
  • la potenza dell’impianto fotovoltaico di casa è superiore ai 6 kW;
  • l’installazione avviene in un luogo soggetto ai controlli di prevenzione incendi.

Un professionista deve valutare la compatibilità dell’impianto esistente, eventuali aggiornamenti necessari e la migliore configurazione per garantire una ricarica sicura ed efficiente.

Quanti kW servono per alimentare una wallbox?

La maggior parte delle wallbox domestiche è compatibile con un contatore da 3 kW, che è la potenza standard per molte abitazioni italiane. Tuttavia, per ottimizzare i tempi di ricarica e ridurre le attese, è consigliabile valutare un aumento a 4,5 o 6 kW. In ogni caso, si consiglia di installare un sistema con gestione dinamica del carico, che adatta la potenza disponibile tra i vari elettrodomestici e la wallbox, evitando sovraccarichi senza bisogno di aumentare la potenza contrattuale.

Scegliendo determinati dispositivi inoltre, è possibile richiedere un aumento gratuito della potenza del contatore fino a 6 kW, nelle fasce orarie notturne e nei giorni festivi, tramite la Sperimentazione ARERA

>> Leggi anche: Qual è la potenza necessaria per ricaricare un’auto elettrica a casa?

ChargeGuru saprà consigliarti il dispositivo ideale, non esitare a contattarci per maggiori dettagli. Continua a leggere per conoscere l’ultima domanda sulla ricarica a casa!

 

 

Cosa serve per installare una wallbox a casa?

Per installare una wallbox in casa non servono generalmente autorizzazioni particolari ma potrebbe essere necessaria qualche azione specifica in uno di questi casi:

  • Se l’installazione avviene in condominio saranno richieste delle autorizzazioni condominiali, quindi è sempre importante avvisare l’amministratore o amministratrice del palazzo
  • Se l’installazione avviene in un’autorimessa soggetta ai controlli di prevenzione incendi è necessario presentare un progetto elettrico realizzato da un professionista abilitato
  • Valutazione tecnica dell’impianto elettrico: è importante verificare che l’impianto elettrico esistente sia ben mantenuto e certificato correttamente

>> Leggi anche: Le norme italiane per la ricarica in condominio

Nel caso di abitazioni singole, le procedure sono generalmente più snelle, ma è comunque fondamentale seguire le norme e affidarsi a installatori esperti.

Conclusioni

Installare una wallbox domestica è un passo importante per chi guida un’auto elettrica e vuole massimizzare la comodità di ricarica. Con il supporto di un professionista qualificato e un investimento iniziale accessibile, è possibile dotarsi di una colonnina elettrica domestica sicura, veloce e a norma di legge.

Se stai pensando di installare una wallbox a casa, contattaci per un preventivo personalizzato e senza impegno.