Sul mercato esistono diversi modelli di dispositivi di ricarica e la differenza principale sta nella potenza. Le funzionalità, così come il produttore, saranno due dei fattori che influiranno sulla vostra scelta.

Scegliere la potenza della wallbox

Più la potenza è elevata, più sarà rapida la ricarica del vostro veicolo. Ma è bene tenere a mente diversi elementi: la potenza di carica adatta al vostro utilizzo dipende in buona misura da quanto guidate piuttosto che dall’autonomia del veicolo. Per esempio, se possedete un veicolo la cui autonomia è di 300 km ma al giorno ne percorrete solo 30, non vi servirà una wallbox con potenza elevata.

È necessario prima determinare l’autonomia che volete recuperare a ogni ricarica e questo dipende dalla distanza percorsa quotidianamente e dalla frequenza delle ricariche. Alcuni esempi:.

Km percorsi / settimana 100km (~15km/giorno) 200km (~30km/giorno) 350km (~50km/giorno)
Numero di ricariche / settimana 7 5 2
Autonomia da recuperare per ricarica 15km 40km 175km
In base all’autonomia da recuperare a ogni ricarica e al tempo a vostra disposizione, potete scegliere la potenza della colonnina. 

Occorre però considerare che ci sono relativamente pochi veicoli ricaricabili in trifase, mentre tutti sono ricaricabili in monofase. In questo caso, la colonnina dovrà essere da 7,4kW al massimo mentre, per alcuni veicoli (ibridi ricaricabili), la potenza di carica è addirittura limitata a 3,7KW (16A).

Potenza della colonnina 3.7kW 7,4kW 11kW 22kW
Tipo di dispositivo Colonnina o wallbox Colonnina o wallbox Colonnina o wallbox Colonnina o wallbox
Autonomia ricaricata per ora di carica* ~25km/h ~50km/h ~75km/h ~150km/h
Autonomia ricaricata con 8h di carica 200km 400km 600km 1200km
Voltaggio 230V (Monofase) 230V (Monofase) 400V (Trifase) 400V (Trifase)
Amperaggio 16A 32A 16A 32A
(*) Consumo ipotetico del veicolo elettrico: 150Wh/km

Quali funzionalità deve avere una stazione?

Oltre a ricaricare un’auto elettrica, le colonnine e le wallbox hanno oggi molte altre funzionalità. Le scelte più comuni sono:

  • Controllo di accesso: il dispositivo può essere accessibile liberamente, avere una chiave per bloccarla o anche un lettore di badge RFID per sbloccarla, il che è particolarmente interessante quando sono in condominio o presso aziende.
  • Connettività: sempre più soluzioni di ricarica sono “smart” e possono essere connesse a internet tramite Wi-Fi o modem e scheda SIM. Per esempio, con questa funzionalità potrete aggiungere software utili a fatturare le sessioni di ricarica agli utenti ma, se installate una colonnina di ricarica a casa vostra, potrebbe non servire. L’applicazione della vostra auto elettrica è quella che utilizzerete più spesso.
  • Bilanciamento dei carichi: esistono dei modelli in grado di leggere un segnale inviato dal contatore domestico che permette di controllare la ricarica ed evitare ogni tipo di interruzione. Interessante se non volete aumentare la potenza stipulata nel contratto di fornitura, no?
  • Cavo fisso oppure presa: per quanto riguarda le colonnine pubbliche – solo in alcuni casi – sarà possibile trovare dei dispositivi di ricarica con cavo integrato. Se invece non è disponibile, il cavo da utilizzare è quello normalmente fornito in dotazione con l’auto, chiamato di tipo 2. 

>> Approfondimento: Che potenza serve per ricaricare un’auto elettrica a casa?

Colonnina di ricarica: scegliere il produttore giusto

A oggi, sempre più aziende commercializzano dispositivi per la ricarica di veicoli elettrici e davanti a questo abbondare di proposte, può essere difficile scegliere il produttore giusto. Le colonnine di ricarica possono costare anche diverse centinaia di euro, se non addirittura migliaia per i modelli più sofisticati – per questo è essenziale scegliere un produttore di fiducia.

Assicuratevi di verificare i seguenti punti quando scegliete una colonnina di ricarica:

  • Notorietà del produttore: le colonnine di ricarica sono un prodotto nuovo, così come lo sono numerosi produttori sbarcati di recente sul mercato. Sebbene si debba favorire l’innovazione, può essere difficile dare fiducia a una nuova impresa senza avere informazioni sul materiale installato. Funzionerà ancora tra qualche anno? Scegliere noti produttori specializzati come Wallbox, Alfen o ABB,  è un modo per essere certi della qualità e della durata della colonnina di ricarica.
  • Durata della garanzia: la garanzia di legge in Italia è di 2 anni. Assicuratevi che il produttore rispetti quest’obbligo.
  • Disponibilità del servizio clienti: un problema legato alla colonnina può facilmente diventare parecchio fastidioso; quindi, controllate che il produttore abbia un servizio di assistenza post-vendita!
  • Paese di fabbricazione: l’interesse che ci spinge a passare alla mobilità elettrica è spesso di carattere ecologico. Cominciare il proprio cammino verso l’elettrico ordinando materiale proveniente da un paese lontano non ha granché senso, soprattutto quando molti produttori propongono colonnine di ricarica fabbricate in Italia o in Europa. Per esempio, la gamma Solar Prism di Silla che proponiamo  è Made in Italy.

Contattateci e insieme troveremo la soluzione migliore in base a quanto utilizzate la vostra auto e a dove abitate!