Conto Termico 3.0: l’installazione della wallbox è un costo ammissibile?
Incentivi per l’efficienza energetica
Il Conto Termico 3.0 (CT 3.0) si configura come un pilastro fondamentale nella strategia italiana per l’efficienza energetica e la promozione delle rinnovabili. Coordinato dal Gestore dei Servizi Energetici (GSE), questo meccanismo di incentivazione statale si distingue nettamente dagli strumenti di detrazione fiscale (come l’Ecobonus) per la sua natura: eroga un contributo diretto in denaro a fondo perduto, accreditato direttamente sul conto corrente del beneficiario.
La normativa è stata introdotta dal Decreto Ministeriale (D.M.) 07/08/2025 e l’entrata in vigore della misura è imminente, con l’operatività del sistema di presentazione delle domande (Portaltermico GSE) attesa tra la fine del 2025 e l’inizio del 2026.
Punti chiave e le modifiche rispetto al Conto Termico 2.0
Erogazione dell’incentivo
Il massimale previsto è di €15.000 erogati in un’unica rata (un aumento notevole rispetto al limite di €5.000 previsto dal CT 2.0).
Questa modifica è cruciale per gli investitori (in particolare le PMI e gli enti del Terziario) poiché consente di ottenere la liquidità in tempi molto rapidi (stimati in 3-4 mesi dalla presentazione della domanda). Per importi superiori a €15.000, l’erogazione avviene in rate annuali costanti (da 2 a 5 anni).
Le percentuali di copertura per i soggetti privati e le piccole imprese possono raggiungere fino al 65% delle spese ammissibili per gli interventi di produzione di energia termica da fonti rinnovabili.
I Beneficiari
La platea dei beneficiari è stata ampliata, includendo non solo Pubbliche Amministrazioni (PA) e Privati/Imprese, ma anche gli Enti del terzo settore. Un’altra novità fondamentale per i progetti collettivi è l’ammissione delle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) e delle configurazioni di autoconsumo collettivo.
Questo ampliamento dimostra che il Conto Termico 3.0 è strategicamente orientato a finanziare progetti di efficienza su vasta scala, offrendo liquidità immediata che rappresenta un vantaggio competitivo decisivo rispetto agli strumenti puramente fiscali per i soggetti ammessi.
Ricarica veicoli elettrici: l’incentivo vincolato
Il CT 3.0 introduce la possibilità di incentivare l’installazione di infrastrutture di ricarica per veicoli elettrici, ma con una condizione essenziale che ne definisce l’ambito di applicazione. L’intervento di installazione della stazione di ricarica deve essere realizzato congiuntamente e in abbinamento alla sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti con pompe di calore elettriche.
Questo abbinamento promuove una transizione energetica completa, legando la mobilità sostenibile (ricarica) all’efficientamento termico dell’edificio (pompa di calore).
Ambito di applicazione
| Categoria Beneficiario | Tipo di Edificio Ammesso | Intensità di Aiuto per Ricarica |
| Soggetti Privati (persone fisiche) | Esclusivamente ambito terziario (uffici, negozi, studi, ecc.) | Fino al 30% del costo massimo ammissibile (vedi sotto) |
| Imprese (PMI) | Esclusivamente ambito terziario | Fino al 25% dei costi ammissibili (con possibili maggiorazioni) |
| Pubbliche Amministrazioni | Tutti gli edifici | Fino al 65% per le rinnovabili |
Focus Soggetti Privati
L’incentivo per la ricarica è calcolato su un costo massimo ammissibile che varia in base alla potenza come riportato di seguito.
Potenza Standard (7,4 kW – 22 kW):
- Monofase: 2.400 €/punto di ricarica.
- Trifase: 8.400 €/punto di ricarica.
Potenza Superiore (> 22 kW): i limiti massimi vanno da 1.200 €/kW fino a 110.000 €/infrastruttura per potenze oltre i 100 kW.
Focus Imprese (Terziario)
Per le imprese, l’incentivo è un potente strumento per ammodernare l’infrastruttura energetica. Oltre ai requisiti di abbinamento, le aziende devono assicurare che gli interventi di efficienza energetica determinino una riduzione della domanda di energia primaria di almeno il 10%. Non sono chiaramente ammessi incentivi per interventi con apparecchiature alimentate a combustibili fossili (incluso il gas naturale).
Limite Complessivo: è fondamentale ricordare che l’incentivo per la ricarica non può mai superare l’incentivo riconosciuto per l’intervento combinato di sostituzione dell’impianto di climatizzazione con pompa di calore.
>> Leggi anche: Ricarica elettrica in azienda: guida all’Installazione e vantaggi per le flotte
Nota per i soggetti privati
Qui è dove si annida la più grande restrizione per il proprietario di casa.
L’installazione della wallbox, non è incentivata per il privato residente, nemmeno se installata insieme a Fotovoltaico e Sistema di Accumulo.
L’intervento di installazione di infrastrutture di ricarica infatti (spesso abbinato a fotovoltaico e accumulo) è formalmente classificato come un Intervento di Incremento dell’Efficienza Energetica. La norma sul CT 3.0 stabilisce in modo esplicito che i Soggetti Privati (persone fisiche) sono ammessi a questa categoria di intervento esclusivamente per edifici appartenenti all’ambito terziario (uffici, negozi, ecc.). Ne deriva che l’abbinamento Pompa di Calore + Ricarica/Fotovoltaico/Accumulo è tecnicamente e legalmente precluso per l’abitazione privata (ambito residenziale).
L’unica parte dell’intervento che rimane incentivabile per il proprietario di un’abitazione singola è l’installazione della Pompa di Calore, classificata come Produzione di Energia Termica da Fonti Rinnovabili, una categoria che ammette pienamente l’ambito residenziale privato.