Utilizzare una presa tradizionale come soluzione abituale per ricaricare la tua auto elettrica è possibile ma non è raccomandabile, vediamo perché.

Sei in procinto di acquistare un’auto elettrica e ti stai chiedendo come ricaricarla? Come già saprai la ricarica a casa risulta la soluzione più comoda, soprattutto se hai la possibilità di ricaricare la tua auto durante la notte. Abbiamo già visto in questo articolo i punti principali per ricaricare un’auto elettrica a casa. In questo articolo risponderemo invece ad una domanda frequente relativa all’utilizzo di una presa domestica.

Caricare la mia auto con una presa schuko

Caricare la tua auto usando una presa di corrente come se fosse un telefono cellulare è consigliata solo per ricariche occasionali:  il veicolo infatti richiede una potenza elevata per un lungo periodo di tempo e questo può comportare rischi per l’impianto elettrico.

In questo caso, è necessario utilizzare il cavo destinato a questo tipo di ricarica, generalmente fornito con il veicolo. Questo cavo consente di limitare la potenza di ricarica per evitare il surriscaldamento dell’impianto elettrico. Il risultato è una potenza di circa 2,3 kW (10 A) e in questo modo il veicolo può ricaricare circa 10 chilometri in un’ora. Tuttavia, non tutti gli impianti elettrici sono progettati per erogare 10 Ampere per un lungo periodo di tempo e, come già detto, un uso improprio delle prese può danneggiare l’impianto elettrico.

>> Per saperne di più: Calcola il tempo di ricarica

Punti di ricarica e consigli ChargeGuru

ChargeGuru consiglia di installare un dispositivo di ricarica (wallbox) con una linea dedicata e correttamente dimensionata, scegliendo un modello adatto alle proprie esigenze. Questo permette di avere dei benefici a livello di sicurezza e di comodità.

Con una stazione di ricarica fissa, i tempi di ricarica saranno più brevi. Logicamente, la velocità di ricarica varia a seconda della potenza del caricatore a cui è collegato il veicolo; maggiore è la potenza, minore è il tempo di ricarica. Ad esempio, con un caricatore da 3,7 kW saranno necessarie circa 2 ore per caricare 30 chilometri. Utilizzando un caricatore da 7,4 kW sarà sufficiente circa 1 ora per ricaricare la stessa quantità di chilometri, a condizione che il veicolo accetti la ricarica da 7,4 kW.

Ricorda che l’installazione di un punto di ricarica a casa richiede delle accortezze fondamentali ed è importante seguire tutte le norme sugli impianti elettrici per non compromettere la sicurezza dell’impianto a lungo termine. 

>> Scopri di più: Come realizzare un buon impianto elettrico per una stazione di ricarica

Ricarica in condominio

L’utilizzo di una presa di corrente per la ricarica di un’auto elettrica in un parcheggio condominiale soggetto a visite e controlli di prevenzione incendi, è vietato. È obbligatorio utilizzare una stazione di ricarica fissa, come una wallbox, per seguire la Circolare dei Vigili del Fuoco sulla ricarica dei veicoli elettrici. Per capire se il parcheggio del tuo condominio è soggetto alla prevenzione incendi, rivolgiti al tuo amministratore condominiale.

ChargeGuru offre soluzioni a costo zero per una predisposizione comune in condominio, se sei interessato contattaci e sapremo trovare l’offerta più adatta alle esigenze dell’edificio.

>> Per saperne di più: Le norme italiane per caricare un’auto in condominio

CONSIGLI DA GURU

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