L’impatto ambientale delle auto elettriche – Vero o Falso?
Qual è l’impatto ambientale delle auto elettriche? Un’auto elettrica inquina di più rispetto a una endotermica? Quanto siano sostenibili le auto elettriche è una questione che stuzzica l’interesse di molti. A tal proposito, abbiamo cercato di esaminare l’argomento al posto vostro e in questo articolo troverete tutte le risposte alle vostre domande! Allora, vero o falso? Qual è l’impatto dell’auto elettrica sull’ambiente?
Verso l’estinzione delle auto endotermiche?
La vendita di auto elettriche è in continua crescita. Nel 2021 sono state vendute 6.6 milioni di auto elettriche, che hanno rappresentato circa il 9% del mercato globale.
In Italia, nello stesso anno, c’è stata una contrazione del 16,3% per le auto a benzina e del 27,7% per il diesel, mentre i veicoli plug in e full electric hanno visto il numero di immatricolazioni più che raddoppiare: da 59 mila a 136 mila.
Un’ulteriore spinta a questo settore è rappresentata dalla decisione del Parlamento europeo che ha votato a favore dello stop, a partire dal 2035, alle vendite delle auto a benzina, diesel ed endotermiche in generale. Questo provvedimento segue la scia di altre misure volte alla riduzione delle emissioni di gas serra: l’obiettivo è di raggiungere un meno 55% entro il 2030.
L’industria automobilistica dovrà quindi continuare questa transizione verso il settore elettrico per contribuire all’obiettivo dell’Europa.
Conclusione: VERO – dal 2035, non saranno più vendute auto endotermiche e, piano piano, il parco circolante diventerà sempre più elettrico. Lo diventerà al 100% una volta che tutte le auto a benzina o diesel avranno terminato il loro ciclo di utilizzo.
L’impatto ambientale dell’auto elettrica è minore di quella endotermica?
Quando si vuole acquistare un’auto elettrica, uno dei principali motivi che spinge a sceglierne una è probabilmente il suo impatto ecologico. A livello ambientale, l’auto elettrica vince a mani basse rispetto all’auto endotermica. Secondo uno studio condotto dalla Fondazione Caracciolo infatti, le emissioni di un’auto elettrica – tenendo in considerazione l’intero ciclo di vita – sono minori di un’auto endotermica anche paragonando il modello a benzina più virtuoso e quello elettrico con più emissioni. Le variabili che rendono più o meno impattanti a livello ambientale i vari modelli sono le emissioni prodotte in fase di estrazione dei materiali e di costruzione, la fonte di energia elettrica utilizzata (rinnovabile o fossile) e l’utilizzo del veicolo in termini di km percorsi.
Le auto elettriche, essendo prive di terminali di scarico, non producono alcuna emissione di anidride carbonica durante la guida, il che riduce di molto l’inquinamento dell’aria e le rende auto a basso impatto ambientale. Ma il divario già evidente tra le auto elettriche e quelle endotermiche in termini di impatto ambientale aumenta notevolmente se si tengono in considerazione le variabili citate e tutte le emissioni nocive collegate alla combustione degli idrocarburi nei motori tradizionali, come gli ossidi di azoto ed il particolato.
Conclusione: VERO – le auto elettriche permettono di ridurre le emissioni di gas effetto serra in modo significativo rispetto ai veicoli tradizionali sebbene non siano completamente a zero emissioni.
L’auto elettrica presenta altri vantaggi oltre a quello ecologico?
Nel corso di questi ultimi anni, l’acquisto di auto elettriche è stato in continuo aumento. Se nel 2012 si vendevano 130.000 auto elettriche all’anno, oggi se ne vende lo stesso numero nell’arco di una settimana.
Ci sono numerosi motivi che spingono ad abbandonare le auto endotermiche e passare all’elettrico – ecco i principali:
1) Economiche nell’uso: con un’auto elettrica, risparmierete! Anche a fronte dei recenti rincari: percorrere 100 km in elettrico si può stimare che costi circa 6€ di elettricità a fronte dei 13€ di carburante con un’auto diesel analoga. Se la ricarica dell’auto avviene tramite fotovoltaico il costo scende in media a 3€.
2) Basso costo di manutenzione: le componenti soggette a usura sono limitate. Essendoci meno componenti in movimento, il motore elettrico può accumulare centinaia di migliaia di chilometri senza dare problemi, rendendo l’affidabilità globale degli EV senza eguali. Risparmierete in manutenzione e nei costi di utilizzo!
3) Un futuro luminoso: se dovessimo riassumere le ragioni che spingono a scegliere un’auto elettrica, potremmo dire che rappresenta in qualche modo il futuro. Più convenienti, più affidabili e più sostenibili – le auto elettriche sono anche destinate a diventare sempre più comuni. Alcuni piani d’intervento governativi mirano a sostenere la diffusione dell’auto elettrica. In molte città in tutta Italia, le amministrazioni locali offrono alle auto elettriche o ibride l’accesso gratuito alle zone a traffico limitato (ZTL) e la sosta gratuita nei parcheggi a strisce blu.
Conclusione: VERO – oltre ad avere ridotte emissioni, le auto elettriche possono essere anche più economicamente interessanti.
La crescita delle auto elettriche rappresenta un problema per la produzione di elettricità?
Uno studio del Politecnico di Milano stima che nel 2030 circoleranno in Italia 4,8 milioni di auto elettriche e si interroga sulla stabilità dell’infrastruttura di rete elettrica nazionale, che si troverà a far fronte a richieste sempre crescenti di energia. Per rispondere, è stato preso in considerazione il consumo medio delle auto elettriche. Considerando il numero di auto previsto nel 2030, il consumo totale sarebbe di 8,4 TWh all’anno, pari a circa il 2,6% del totale italiano.
Sembra quindi che l’aumento di auto elettriche in circolazione non sia un pericolo per la stabilità della rete in quanto i consumi elettrici aggiuntivi che ne derivano incidono in maniera complessivamente marginale. In aggiunta, le nuove tecnologie collegate alla ricarica (come il Vehicle-to-Grid o V2G) permetteranno di usare le batterie delle auto elettriche come sistema di regolazione dei consumi stessi.
Conclusione: FALSO – la rete elettrica può ampiamente ricaricare le auto elettriche senza correre alcun rischio per la stabilità della fornitura energetica.
La produzione di auto elettriche ha un impatto negativo sull’ambiente?
La produzione di auto elettriche consuma molta energia. Le emissioni che ne derivano tendono a essere maggiori rispetto a quelle per la produzione di un’auto convenzionale. Il motivo risiede nelle batterie agli ioni di litio, una componente essenziale delle auto elettriche. Più di un terzo delle emissioni di CO2 prodotte durante l’intero ciclo di vita di un’auto elettrica deriva dall’energia utilizzata per fabbricare l’auto stessa.
Ma anche dopo aver considerato l’impatto ambientale delle batterie, le auto elettriche rimangono comunque un’opzione più ecologica. Si spiega grazie alla riduzione delle emissioni registrata durante il ciclo di vita dell’auto. Il ciclo di vita della batteria invece cambia a seconda dei modelli visto che non tutti i marchi utilizzano le stesse e, di conseguenza, il rendimento varia. Tuttavia, si stima che la durata media di una batteria auto è almeno di 10/15 anni, a seconda dell’utilizzo.
In termini di riciclaggio, l’Europa si sta impegnando ad aggiornare a livello comunitario la direttiva sulle batterie 2006/66/CE e sempre più tecnologie rivoluzionarie stanno prendendo piede. È di recente apertura ad esempio l’impianto di riciclo più grande del continente europeo, con sede a Fredrikstad, in Norvegia, che prevede di riciclare 70.000 tonnellate di batterie entro il 2025 e di arrivare fino a 300.000 nel 2030.
A livello italiano, le principali aziende e associazioni del settore hanno firmato nel 2019 un documento che li impegna a realizzare una filiera legata al riutilizzo delle batterie a ioni di litio. L’obiettivo sarà duplice: dare una seconda vita a questi dispositivi e recuperare materie preziose attraverso il loro riciclo.
Conclusione: VERO, ma se si considera il ciclo di vita completo di un’auto elettrica, queste emissioni extra derivanti dalla produzione vengono compensate abbondantemente dai chilometri percorsi a impatto quasi zero, rispetto alle auto endotermiche.
Una soluzione ecologica al centro di molti investimenti
La tecnologia sta continuando a cambiare e lo sta facendo in meglio. Con tecniche di produzione e materiali più efficienti, la quantità di emissioni derivanti dal processo di fabbricazione delle batterie si abbasserà e abbraccerà sempre più le soluzioni ecologiche. Si tratta di innovazioni che enti e istituzioni non stanno ignorando ma che vengono invece sostenute con investimenti importanti. Il PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) ha stanziato più di 700 milioni di Euro per incentivare l’installazione di punti di ricarica veloce per i veicoli elettrici. Ma non solo, anche a livello di amministrazioni locali non mancano gli investimenti: un esempio è quello del Comune di Milano e l’azienda di trasporti ATM che hanno l’obiettivo di sostituire gli autobus a diesel con quelli elettrici entro il 2030.
Il passaggio alla mobilità elettrica è l’obiettivo di questi investimenti e il punto di partenza è quello di installare, entro il 2026, oltre 20.000 punti di ricarica rapida in superstrade e nei centri urbani.
Un verdetto a favore dell’elettrico
Diversamente da quanto si sente qualche volta, in una partita tra auto con il minor impatto ambientale, a vincere il trofeo è proprio l’auto elettrica. Questo è vero anche prendendo in considerazione le batterie e la produzione di elettricità. Adesso sapete quale auto scegliere in previsione di un acquisto futuro. Il nostro pianeta vi ringrazierà.
Prepararsi all’acquisto di un’auto elettrica
Siete convinti? L’acquisto di un’auto elettrica non è poi così diverso dall’acquisto di un’auto endotermica. Normalmente i maggiori dubbi riguardano la ricarica. È per questo che ChargeGuru si propone di trovare una soluzione adatta a chiunque voglia ricaricare un veicolo elettrico.