Se sei un amministratore di condominio, avrai notato che le richieste per installare punti di ricarica per veicoli elettrici stanno diventando sempre più frequenti. L’obiettivo di questa transizione all’elettrico è ormai conosciuto ma sappiamo che, come ogni novità, quello della ricarica dei veicoli in condominio può sembrare un argomento complesso.

Con questa guida, risponderemo alle domande più comuni e ti illustreremo le fasi da seguire per trasformare il tuo condominio in un edificio all’avanguardia, pronto per le sfide della mobilità del futuro.

Le opzioni di ricarica per i condòmini

Secondo gli ultimi dati di Motus-E, la vendita di auto elettriche è in costante crescita in Italia. Il Paese, come il resto d’Europa, è orientato verso l’obiettivo di ridurre le emissioni inquinanti del settore trasporti. Questo trend è inarrestabile e le richieste da parte dei condòmini non faranno che aumentare. Prepararsi per tempo è importante per offrire un servizio essenziale e di valorizzare l’immobile che gestisci.

Quando un residente avanza una richiesta per l’installazione di una stazione di ricarica, le opzioni da considerare sono diverse e dipendono dalle caratteristiche del condominio. La principale discriminante è la posizione della stazione di ricarica: all’aperto o in un parcheggio coperto.

1. Parcheggio all’aperto

Un condòmino può richiedere l’installazione di una wallbox privata in un posto auto esterno, utilizzando il proprio contatore. Questa è la soluzione normalmente proposta da tutte le aziende specializzate. 

Questa soluzione evita complicazioni legate alla misurazione dei consumi e all’addebito delle spese, che invece si presentano nel caso di una stazione di ricarica condivisa da installare all’interno di un cortile condominiale (o in altre aree comuni del condominio). Infatti, se la soluzione preferita è quella di installare una colonnina unica – da condividere tra più condòmini – si presenterà l’onere in capo all’amministratore di condominio di misurare i consumi e associarli ai singoli utenti.

Cose da considerare:

  • Scavi e opere murarie: L’installazione in un parcheggio all’aperto potrebbe richiedere lavori di scavo per far passare i cavi dalla sala contatori al punto di ricarica, soprattutto se le distanze sono elevate. Se non c’è una parete disponibile, potrebbe anche essere necessario un piedistallo, che implica opere murarie.
  • Gestione dei costi: I costi di installazione di un punto di ricarica privato sono in carico al singolo condòmino. Nel caso di una colonnina condivisa, il condominio, tramite approvazione in assemblea, si occupa interamente dei costi e della gestione dell’impianto.

2. Installazione in un parcheggio coperto

Se il condominio dispone di un’autorimessa interrata, le possibilità aumentano e si differenziano in base alla gestione dell’impianto.

a) Installazione privata in un parcheggio coperto

Anche in questo caso, ogni condòmino può installare una wallbox collegata al proprio contatore. Questa è la soluzione preferita se il condòmino ha potenza a sufficienza nel proprio contatore e lo vuole utilizzare per ricaricare il proprio veicolo comodamente. Normalmente è più adatta nei casi in cui il contatore e il posto auto (o box) sono sullo stesso piano e a pochi metri di distanza. 

Cose da considerare:

  • Prevenzione Incendi: Se l’autorimessa è soggetta alle normative di prevenzione incendi, ogni installazione richiede un progetto elettrico dedicato e il collegamento a un pulsante di sgancio di emergenza. È una normativa obbligatoria da non sottovalutare.
  • Complessità e costi: Se più condòmini sono interessati, la gestione di più installazioni private può diventare complicata e onerosa, sia in termini di costi individuali che di spazio nelle canaline esistenti.

>> Leggi anche: Le soluzioni per la ricarica in condominio

b) Soluzione centralizzata e condivisa

Una valida alternativa, apprezzata da molti amministratori, è la predisposizione di un’infrastruttura di ricarica centralizzata. Questa soluzione mette d’accordo l’assemblea perché offre un sistema unico, pronto per fornire energia a tutti i posti auto tramite una wallbox personale, ma che viene attivato solo su richiesta del singolo.

Vantaggi:

  • Nessun costo da deliberare per il condominio: Non sono necessari investimenti da parte dell’amministrazione. I costi di installazione e gestione sono a carico di chi usufruisce del servizio.
  • Unico fornitore: Un solo impianto da gestire, senza dover intervenire su quelli esistenti.
  • Scalabilità: L’infrastruttura è già predisposta per tutti i posti auto, pronta a servire le future richieste.
  • Gestione smart: Le soluzioni più avanzate offrono la misurazione dei consumi tramite app dedicata, risolvendo il problema della misurazione manuale.

Approvazioni: dall’assemblea all’installazione

Per le installazioni in condominio non sono sempre richieste delle autorizzazioni specifiche, ma come indicato nella Guida alla Ricarica Privata di ANACI e Motus-E, la regola generale prevede che se le installazioni richiedono di operare sulle parti comuni, il singolo ha la possibilità di procedere purché non impedisca agli altri partecipanti di farne lo stesso uso.

Una volta definita l’autorizzazione, il singolo utente dovrà farsi carico di consegnare le certificazioni necessarie all’amministratore. 

Per procedere con l’installazione di un’infrastruttura centralizzata invece, è necessario convocare un’assemblea condominiale. La proposta di un’infrastruttura a costo zero, come quella offerta da ChargeGuru, richiede solo la maggioranza semplice per essere approvata.

Una volta approvata la convenzione tra l’azienda e il condominio, i lavori di predisposizione possono iniziare. Il condomino interessato si interfaccerà direttamente con l’azienda per definire l’attivazione del proprio punto di ricarica, scegliendo il piano tariffario più adatto alle sue esigenze.

Vuoi sapere di più sui quorum necessari? Leggi la nostra guida: Approvazioni condominiali per l’installazione di stazioni di ricarica: quorum necessari

Domande frequenti degli amministratori

Sì, ma deve affidarsi a un’azienda specializzata. È fondamentale che vengano rispettati tutti i requisiti di sicurezza, le normative locali (come quelle antincendio) e le aree comuni.

Le principali opzioni sono due: un’installazione privata, collegata al contatore del singolo condomino, oppure l’adesione a un’infrastruttura comune già predisposta, che offre una gestione semplificata e costi predefiniti.

La soluzione più semplice è un’infrastruttura comune con un’app integrata. In questo modo, il condòmino ha sempre sotto controllo i suoi consumi e può generare report precisi per la sua azienda.

La soluzione più efficace è creare un percorso dedicato alla ricarica. Aziende specializzate come ChargeGuru possono predisporre un’infrastruttura separata che non interferisce con l’impianto elettrico condominiale esistente, risolvendo il problema a monte.

Hai ancora dubbi? Contattaci e scopri come possiamo supportare te e il tuo condominio in questa transizione.