Avere la possibilità di caricare la propria auto elettrica a casa risulta spesso fondamentale per i possessori di veicoli a zero emissioni. Se da un lato, l’installazione di una stazione di ricarica risulta un’operazione agevole per chi vive in abitazioni indipendenti, dall’altro può rivelarsi particolarmente complessa in contesti condominiali. Vediamo insieme i cinque principali motivi che rendono queste installazioni così complicate:

1. Autorizzazioni condominiali

La natura stessa del condominio richiede un’attenzione particolare per le installazioni ed opere che potrebbero incidere anche sulle aree comuni.
Infatti, anche qualora la wallbox venisse installata direttamente nel box di proprietà del condòmino, sarà comunque necessario richiedere l’autorizzazione dell’assemblea nel caso in cui l’installazione coinvolga anche le parti comuni (ad esempio, passaggio di cavi all’interno degli spazi comuni dell’autorimessa oppure utilizzo del locale contatori condominiale).
Allo stesso modo, è sempre necessaria l’autorizzazione dell’assemblea qualora si voglia collegare la wallbox direttamente al contatore condominiale oppure a quello di un operatore terzo.

2. Rispetto della normativa sulla Prevenzione Incendi

Se il box o posto auto del condòmino si trova all’interno di un’autorimessa condominiale coperta di superficie superiore ai 300 mq, l’installazione dovrà avvenire nel rispetto della normativa relativa alla prevenzione incendi. Questo comporta delle inevitabili conseguenze sia da un punto di vista tecnico, sia da un punto di vista economico.

>> Scopri di più: Le norme per installare una wallbox in condominio.

3. Prezzo d’installazione

Rispetto alle installazioni in case indipendenti, le installazioni in autorimesse condominiali presentano spesso una distanza maggiore tra contatore (condominiale o privato) e posto auto/box, molto spesso di diverse decine di metri. Di conseguenza, il costo della manodopera e delle componenti elettriche necessarie all’installazione aumentano, con inevitabili ripercussioni sul preventivo finale.
Non solo: se l’autorimessa è sottoposta alla menzionata Prevenzione Incendi, sarà necessario presentare al condominio il progetto elettrico redatto a cura di un professionista abilitato, sostenendone dunque la relativa spesa.
Infine, qualora l’installazione venga realizzata su posti auto all’aperto, potrebbero essere necessari dei lavori edili (ad esempio degli scavi) per collegare contatore e posto auto, che farebbero lievitare ulteriormente il prezzo.

4. Difficoltà di coordinazione

Il condominio è una struttura complessa per cui vanno considerati diversi aspetti. Sebbene ad oggi la richiesta di punti di ricarica sia limitata, amministratori e consiglieri conoscono il possibile aumento di queste richieste.

Per questo motivo una delle soluzioni consigliate, in quanto più efficaci, sarebbe quella di realizzare un’infrastruttura comune a livello condominiale, dando poi la possibilità ai singoli condòmini di installare la propria wallbox ed allacciarsi alla predetta. Questo permette di avere uniformità nei lavori di installazione e nella documentazione progettuale. Tuttavia, è molto difficile ottenere l’approvazione alla realizzazione di tale soluzione in assemblea, poiché si tratta di operazione costosa che avvantaggerebbe – al momento – solo una netta minoranza di condòmini.

5. Fattibilità tecnica

Qualora nell’autorimessa siano già stati realizzati alcuni collegamenti da contatore privato a box o posto auto, potrebbe non esserci spazio sufficiente per il passaggio di nuovi cavi.
Un’altra possibile difficoltà tecnica è quella relativa all’assenza di un contatore privato domestico all’interno della sala contatori dell’autorimessa. In questo caso, ci sono due alternative:
– installare un nuovo contatore privato, sostenendo i relativi costi e con tariffe più alte dei contatori ad uso domestico;
– qualora non ci sia sufficiente spazio per la posa di un nuovo contatore, l’unica soluzione possibile sarà l’allaccio al contatore condominiale, con la necessità dunque di ottenere un’approvazione in assemblea per la realizzazione di lavori di adeguamento a livello condominiale.

Come risolvere tutte queste problematiche?

Abbiamo visto quali sono le difficoltà più diffuse, a breve e a lungo termine. Cosa fare quindi per installare una stazione di ricarica in condominio?

ChargeGuru ha pensato ad una soluzione che consenta di superare tutte queste problematiche: la realizzazione di un’infrastruttura comune a costo zero per il condominio, che dà poi la possibilità ai singoli condòmini interessati di installare la wallbox nel proprio box ad un prezzo paragonabile a quello delle installazioni in abitazioni indipendenti. La wallbox sarà poi allacciata all’infrastruttura comune, a fronte del pagamento di un canone mensile per l’utilizzo, la manutenzione e l’assicurazione dell’infrastruttura stessa. Il consumo, infine, prevede importi molto simili a quelli della ricarica domestica.

>> Scopri di più: Soluzione ChargeGuru per la ricarica condivisa


Se sei interessato, compila il seguente form per essere ricontattato da un nostro consulente e valutare l’implementazione della soluzione nel tuo condominio!